sabato 2 maggio 2020

La tradizione funebre in Molise

Il Molise è una Regione che non ho ancora avuto modo di visitare, mi accontento dunque, almeno per ora, di visitarla solo virtualmente. 
Questa Regione è pregna di usanze legate al culto funebre, in particolare ad Ururi, un piccolo paese molisano, ho scoperto che era presente un rito molto particolare nell'evento luttuoso, oggi non più presente. La comunità era interamente coinvolta e presente nel corteo funebre, per le vie del paese, in supporto alla famiglia del defunto. 

Nelle famiglie più agiate il trattamento cerimoniale poteva essere molto sontuoso  con la presenza di lamentatrici funebri professioniste, in Molise dette "le repute" o "chiangitare", la cui presenza - come abbiamo potuto appurare - ha un significato determinante nell'elaborazione del passaggio tra la morte e la sua elaborazione. Il pianto rituale, la gestualità, la teatralizzazione della cerimonia funebre ponevano al centro il defunto, ricordandone episodi salienti in vita con un linguaggio a lui direttamente dedicato, in forma colloquiale e, in tal modo, il "peso" del dolore era tutto concentrato nelle prefiche cosicché i dolenti potessero "contenere" il proprio cordoglio, in compostezza e silenzio, potendo così ricevere le condoglianze da parte dei compaesani.
Nella contemporaneità sono ancora in uso i banchetti funebri a fine cerimonia, soprattutto nelle fasce contadine, e il portare ai dolenti pasti per sostentarli durante il periodo di lutto.


Le visite da parte dei parenti e dei conoscenti si protraggono per gli otto giorni successivi il lutto, nell'abitazione del defunto, e..non si tralasci la tradizione e la buona usanza di passare per un luogo di culto dopo la visita domiciliare ai dolenti: in tal modo, si "lascia il morto", senza "portarselo a casa" evitando così, scaramanticamente, la possibilità che avvenga un lutto nella propria famiglia.

Trascorsi gli otto giorni i dolenti dovevano rimanere in casa anche per mesi, senza tenere aperti i balconi in segno di rispetto per il defunto, mentre adesso questa tradizione pare affievolita soprattutto per le generazioni più giovani, mentre sembra perdurare tra i più anziani.


Altresì, in Molise, si assiste alla morte del Carnevale proprio prima del Mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima.. la morte è dunque ricorrente e, alla stregua di altri riti funebri, anche quello del Carnevale trova un corteo di amici e parenti dove presenziava la banda del paese, ma anche di diavoli con la forca e altri personaggi più celebri.
Come mai il Carnevale? Perchè è la festa in cui i ruoli si invertono, con l'annientamento di ogni gerarchia..Così come la morte, del resto, non fa caso nè a titoli nè a caste: la nera Signora non fa sconti a nessuno.



©Grief_and_the_Maiden


Nessun commento:

Posta un commento